- Santino Santinelli
Grammatica italiana: l'avverbio
L’AVVERBIO
L’avverbio modifica il significato degli altri componenti della frase ed è invariabile.
L’avverbio può modificare
• un verbo: Andrea parla velocemente;
• un aggettivo: Luca è molto stanco;
• un nome: Fabiola mangia solo la lasagna;
• un altro avverbio: questa sera andrò a dormire abbastanza presto;
• una frase: sinceramente, non so cosa fare.
Gli avverbi si distinguono in:
avverbi di modo: amaramente, dolcemente, piano, tastoni, ecc.
avverbi di luogo: laggiù, qui, là, dovunque, ecc.
avverbi di tempo: adesso, subito, ora, domani, ecc.
avverbi di dubbio: forse, probabilmente, quasi, ecc.
avverbi di quantità: troppo, molto, poco,
avverbi interrogativi: dove … ?, quando … ?, perché … ?
avverbi di negazione: no, né, non, ecc.
avverbi di affermazione: appunto, certo, si, ecc.
La formazione degli avverbi
La maggior parte degli avverbi si formano un aggettivo a cui si aggiunge il suffisso –mente. Se l’aggettivo termina in –o, l’avverbio si forma sostituendo lo vocale maschile con quella femminile –a + il suffisso –mente:
certO = cert-A-mente.
Invece gli aggettivi che terminano in –e mantengono la stessa vocale e si aggiunge solamente il suffisso – mente:
velocE = velocE-mente.
In fine gli aggettivi che terminano in –le, –lo, –re, –ro, perdono la vocale finale:
uguale = ugualmente;
benevolo = benevolmente;
singolare = singolarmente
leggero = leggermente.
Attenzione:
Ci sono alcuni avverbi irregolari: altro = altrimenti; violento = violentemente.
La posizione dell’avverbio
Gli avverbi di modo possono essere collocati in qualunque posizione della frase senza alterare il suo significato, ma se si riferisce al verbo, si colloca dopo di esso:
Maria corre velocemente
Maria ha lavorato duramente
Se invece l’avverbio si riferisce a un nome o a un aggettivo, allora si colloca prima di esso:
scrivo solamente romanzi
sono molto arrabbiato
Ricorda che alcuni avverbi modificano il significato della frase e perciò è importante la sua posizione:
Solo Marco ha giocato a calcio con Luca (e non Paolo);
Marco ha solo giocato a calcio con Luca (e non ha fatto altro);
Marco ha giocato solo a calcio con Luca (e non a tennis);
Marco ha giocato a calcio solo con Luca (e non con Paolo).
Attenzione
L’avverbio di negazione "non" precede sempre il verbo e spesso è accompagnato dall’avverbio "mica", che serve per rafforzare la negazione:
non ho mica detto che è presto.
Ricorda che “mica” può essere usato in frasi esclamative o interrogative con il significato di "per caso":
non si sarà mica arrabbiato?
(foto: treccani.it)
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